lunedì 24 maggio 2010

Proverbi

Non amo i proverbi in maniera particolare, ne' mi sembrano depositari di una saggezza antica e autorevole. Sono legata ad uno arabo che per ovvi motivi non traslitterro, ma che in sostanza dice: se non fossimo stati anche noi bambini avremmo ucciso i nostri. Avrete capito che l'arabo é una lingua dalle tinte forti e decise (non solo in negativo, anche le benedizioni sono molto vigorose ed energiche), ma se priviamo il proverbio dai toni violenti rimane il concetto che noi adulti dobbiamo fare lo sforzo di ricordarci com'eravamo da bambini, perchè solo immedesimandoci possiamo tollerare. Un proverbio che parla di bambini, che a volte ci esasperano, ma che può essere applicato a tanti altri ambiti.
L'altro giorno ero al parco con mio figlio David che adora le spade, ne ha una collezione vastissima, ma ovviamente una preferita che ha aspettato tanto ad avere, che é uguale a quella di zorro, che é quella con cui dorme e si sveglia, che é quella! Quando la spada improvvisamente si é rotta in due, ho subito temuto la reazione isterica e ho cominciato, prima che lui realizzasse il danno, a promettergli risarcimenti milionari, ma lui ha visto la spada e ha solo detto: che bello, ora ne ho due!
Se fossimo stati  solo bambini avremmo ucciso gli adulti

domenica 23 maggio 2010

Burik or brick is a very popular street food  in Libya and in Tunisia and, those salted, are essentially made in three ways: with egg, potatoes brik and meat brick. For brick sheets browse in blog. The egg brick is very simple. We must open a raw egg in a glass and when the oil (h. 0, 5 inches of oil) in large frying pan at least 30 cm of diameter is boiling must lay only half the brick, and, with a hand holding the other half suspended and the other that takes the glass with the egg to overthrow with care and discretion the egg from the inside of the glass within the brick. Immediately close the brick of the pan with the other half suspended and with a fork "seal" all around the semi-circle for not to exit, turn fast and leave frying also the other side for few seconds. The effect should be externally golden and crisp and internally soft.

Burik sheets


Burik sheets is one of those things that when you learn to do alone marks the crowning of a career in a kitchen: simple in ingredients, indescribable and mysterious in quantity (here, "it enough" is intolerably of obligation), inexplicable and tormented in case, frustrating in the first results, magical in the success. To make 12-14 sheets I have taken 200 gr. of flour and approximately 200 ml of fresh water. I have mixed very well up to remove all the lumps and I have left to rest for two hours into the fridge.


I have taken a frying pan non-stick of approximately 22 cm in diameter and I placed above the low heat.... here is the difficult: take the right-hand a "handful" of dough that must not be too liquid it is too thick, we say that away must drag a trail of dough with him. We must lay a hand on the pan warm drawing an round very quickly, from right to left, starting from the outside to the inside, leaving pass a minimum quantity of dough of height 1 millimetre approximately. Cooking to 8x11mm, it should be removed very quickly. The result is a thin neutral taste which can be used for sweet and salted for things. If you have already thrown away kilos of flour without results, go to Castroni and buy brik sheets ready, but will not be as good...

martedì 18 maggio 2010

Brik all'uovo


Vabbè io ci ho messo la buona volontà e ho continuato imperterrita a mettere ricette estive sul blog affinché fosse di buon auspicio, ma vedo che l'ottimismo non aiuta e l'estate non arriva. L'andazzo metereologico sarebbe quello da mettere sul post una bella ricetta di cous cous con montone e fagioli  o una bella polenta piccante, ma francamente a maggio mi sembra eccessivo. Un buon compromesso sono le burik: sfoglie di pasta finissima fritte velocemente nell'olio bollente con il risultato d'essere croccanti fuori e morbide dentro. Le burik vanno bene per tutte le stagioni. E sono buone in tutti i modi, anche nella maniera un po' "bastarda" di riempirle con mozzarella e alici e infilarle al forno.
Le burik o brik si mangiano in Libia e in Tunisia e, quelle salate,sono sostanzialmente fatte in tre modi: brik all'uovo,  brik alle patate e brik alla carne.
Per la sfoglia vedi brik (sfoglia) nel blog.
La brik all'uovo é molto semplice. Bisogna aprire un uovo crudo in un bicchiere e quando l'olio (h. 0,5 cm d'olio) nella padella larga almeno cm 30 di diametro é bollente bisogna adagiare solo metà della brik e, con una mano che tiene l'altra metà sospesa e l'altra che tiene il bicchiere con l'uovo far rovesciare con cura e delicatezza l'uovo dall'interno del bicchiere all'interno della brik. Chiudere immediatamente la brik della padella con l'altra metà sospesa e con una forchetta "sigillare" tutto intorno al semicerchio per non far uscire l'uovo, girare velocemente e lasciare friggere anche l'altro lato per qualche secondo. L'effetto dovrebbe essere esternamente dorato e croccante e internamente morbido. In Tunisia insieme all'uovo mettono anche capperi e tonno. A me non piacciono i capperi ne' il tonno abbinato all'uovo.

Burik o brik (sfoglia)

La sfoglia delle burik é una di quelle cose che quando si impara a fare da soli segna il coronamento di una carriera ai fornelli: semplice negli ingredienti, indescrivibile e misteriosa nelle quantite (qui il "quanto basta" é intollerabilmente d'obbligo), inesplicabile e tormentata nel procedimento, frustrante nei primi risultati, magica nella riuscita.
Per fare 12- 14 sfoglie ho preso 200 gr di farina e circa 200 ml d'acqua fresca. Ho impastato molto bene fino a togliere tutti i grumi e ho fatto riposare 2 ore nel frigorifero. Ho preso una padella antiaderente di circa 22 cm di diametro e l'ho posta sopra il fuoco molto basso....Qui viene il difficile: prendere con la mano destra una "manciata" d'impasto che non deve essere troppo liquido ne' troppo denso, diciamo che sollevandolo deve trascinare una scia d'impasto con lui. Bisogna adagiare la mano sulla padella calda disegnando un tondo molto velocemente, da destra verso sinistra, partendo dall'esterno verso l'interno,  lasciando passare una minima quantità d'impasto di altezza di un millimetro circa. Si cucina all'istante, quindi va tolto molto velocemente.
Il risultato é una sfoglia sottile di sapore neutro che può essere utilizzata per dolci e per cose salate. Se avete gettato già due kili di farina senza risultati, andate da Castroni e compratele già pronte (brik), ma non saranno altrettanto buone...

domenica 16 maggio 2010

Mseir (pinzimonio di verdure al limone)


Questo é un pinzimonio particolare, le verdure non vanno intinte in una salsa a parte, bensì rimangono a macerare con la salsa stessa che le ammorbidisce e penetra dentro ad esse conferendo un sapore tutto particolare. E' anche una delle poche cose della vita buona senza nulla in cambio: ne' un particolare apporto calorico, ne' colesterolo, ne' salasso economico...insomma buona in maniera disinteressata! In  estate spesso ne faccio una quantità industriale da sgranocchiare la sera davanti al televisore invece delle patine e i pop corn e così ha anche l'effetto taumaturgico di far sparire i sensi di colpa.
Le verdure sono quelle canoniche: carote, finocchio e sedano, alle quali va aggiunto il cavolo bianco che conferisce un sapore tutto particolare. Il cavolo bianco crudo e insaporito con il sale e limone ha un sapore completamente diverso da quello cotto, quindi invito ad assaggiare questo pinzimonio anche quelli che generalmente non amano cavoli, broccoli e verze.
Le verdure vanno tagliate per lungo, mentre il cavolo rispettando l'andatura dei fiori naturali. Io metto anche le foglie del cavolo che sono molto saporite. Alle verdure tagliate e lavate va aggiunto il succo di limone allungato con un po' d'acqua e sale (no olio) e vanno lasciate a macerare un paio d'ore in frigo girandole di tanto in tanto. Se si utilizzano limoni non trattati (io ho la fortuna d'avere un marito che li coltiva nel terrazzo, li massaggia, ne costata ogni giorno i progressi, li misura, li confronta con quelli dei vicini, redice delle schede tecniche, conta i frutti la sera prima e se il giorno dopo ce ne sono di meno istituisce tribunali d'inquisizione, ma mi rendo conto che non tutte sono così fortunate) dopo la loro spremitura nel pinzimonio possono essere lasciati a macerare insieme alle altre verdure. Solo prima di servire si può aggiungere olive nere, ravanelli e cetrioli mescolandoli alle altre verdure. E' un ottimo contorno, soprattutto con piatti di cous cous molto pesanti oppure può essere mangiato come snak leggero o come antipasto.

venerdì 14 maggio 2010

Kebab vulcano di calorie?

http://it.notizie.yahoo.com/7/20100513/tts-tra-salse-piccanti-e-patate-fritte-k-c8abaed.html

Questo articolo non mi convince affatto! Da quando in qua cipolle, peperoncino e pomodori danno un grosso apporto calorico? E ancora: che ne sappiamo anche dei polli cotti, dei supplì fritti, della pizza rimasti nelle rosticcerie? Non so cosa ne pensate voi, ma a me sembra la solita storia di chiusura verso le novità..

mercoledì 12 maggio 2010

Felfelchuma (salsa all'aglio e paprika piccante)


Questa é una salsa base per moltissime ricette piccanti. Se si é amanti del piccante la si può mangiare anche spalmata sul pane con un po' d'olio. Una di quelle cose che, soprattutto d'inverno, non deve mai mancare nel frigorifero.
Tritate con il frullatore ad immersione l'aglio con un po' d'acqua fino a quando non avrete ottenuto una crema omogenea senza grumi. Aggiungete a questa crema un po' d'olio d'oliva extravergine, sale e paprika piccante fino a quando la crema non sarà in grado d'assorbire tutta la paprika (per una testa d'aglio, 100 gr. paprika piccante, 50 ml. d'acqua circa). Se é troppo liquida aggiungete paprika, se é troppo solida aggiungete acqua o olio. La ricetta originale prevede l'aggiunta di cumino e carvi, ma io la lascio neutra (si fa per dire neutra, é una salsa micidiale: solo per mandare via l'odore dal contenitore che la ospita lo devo mettere tre volte dentro la lavastoviglie!) così da poterla utilizzare anche nella cucina "occidentale": con la pasta, dentro al panino con il tonno, dentro la frittata...Questa salsa é stata una costante della mia infanzia. I bambini con cui giocavo il pomeriggio sotto casa mangiavano pane e nutella, mentre io sempre pane, tonno, pomodoro e felfelchuma. Anche adesso adoro questo panino!
Consiglio anche agli amanti più collaudati del piccante di "manovrare" questa salsa con cura, ovvero di assaggiarla un po' alla volta e di cominciare con dosi piccole.
Ricoprite il felfelchuma d'olio e riponete in frigorifero, si conserva per tantissimo tempo