Un po' perché me lo chiede la mia amica Monica, un po' perché oggi andando in giro per casa a spegnere tutte le luci mi sono ricordata di mio padre a cui piaceva tanto e un po' perché la temperatura sta salendo e questo é un piatto freschissimo, facilissimo e buonissimo.
Nata per sfruttare anche il pane raffermo di qualche giorno prima la siriama é uno di quei piatti poverissimi, ma molto saporiti. La base é quella della panzanella, ovvero pane raffermo ammorbito nell'acqua, pomodoro tagliato piccolo, cipolla, olio extra vergine d'oliva. La sola differenza dalla panzanella toscana é l'assenza di aceto e cetrioli e l'aggiunta di pezzi di tonno sott'olio e acciughe dissalate. Questi ultimi due ingredienti, che l'arrichiscono e ne fanno un monopiatto rispetto alla panzanella romana o toscana che possono essere considerate degli antipasti, credo li dobbiamo alla colonizzazione italiana della Libia e alla conseguente massiccia migrazione di siciliani a Tripoli che giustamente portarono con loro questi buonissimi ingredienti.
Per quattro persone:
4 etti di pane raffermo (va bene anche misto, va bene anche sporco di sugo del giorno prima, va bene anche smozzicato, purchè non si butti, voi non vi schifiate e non aspettiate amici a cena)
7 pomodori medi maturi
cipolla fresca o di Tropea tagliata piccola o a fette sottili
basilico
tonno sott'olio (a seconda di quanto chic volete la vostra siriama potete prendere quello commerciale o quello venduto a etti)
acciughe sott'olio
olive nere
Coprite il pane con acqua fredda. Dopo venti minuti strizzatelo bene e apritelo a pezzetti piccolissimi.
Tagliate a pezzi piccoli i pomodori, aggiungete sale, olio, olive, cipolla e basilico tagliato a pezzi e lasciate insaporire per 20 - 30 minuti girando ogni tanto. Mischiate il pane sbriciolato e l'insalata di pomodori facendo attenzione che il pane assorba tutto il sugo dei pomodori e aggiustate di sale e olio. Lasciate in frigo un'ora e servite con pezzettoni di tonno e acciughe sopra. Guarnite con altro basilico.
Se volete la panzanella toscana, togliete tonno e acciughe e aggiungete cetriolo e aceto nell'insalata di pomodoro, poi procedete nello stesso modo.
La panzanella romana invece non prevede nemmeno cetrioli e aceto e lascia le fette di pane duro intere, passate velocemente nell'acqua fredda per essere ammorbidite, ma non sbriciolate.
Io credo che la panzanella senza aceto possa fungere da base per essere arricchita nei modi più diversi: tonnoe acciughe, capperi, ma anche gamberi, polipo. Insomma quello che avanza la sera prima.
martedì 27 aprile 2010
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Sto facendo incetta di pezzetti di pane sbeccuncellati da Teo e mezzi intinti nell'olio e nel sugo, ho la sensazione che la siriama venga più saporita...intanto inizio con questa
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